Il Lago degli Abeti è uno dei sei specchi d'acqua inclusi nella Riserva Naturale Orientata delle Agoraie, recintata e chiusa al pubblico se non per motivi scientifici o didattici, posta sul versante nord-ovest del Monte Aiona (1702 m), nell'alta val d'Aveto. Gli altri laghetti sono i laghi Agoraie di Sopra, di Mezzo, di Fondo, il Lago Riondo e il Lago Azzurro.
Dei sei laghetti, il Lago degli Abeti è sicuramente il più suggestivo. Si presenta lungo e stretto, con acque limpide di colore variabile dal verde al turchese, posto in una piccola conca di origine glaciale circondata da un fitto bosco di faggi e abeti (Foresta Demaniale delle Lame).
Il lago può essere suddiviso in due zone abbastanza differenti tra loro: la zona orientale presenta fondale fangoso, profondità massima di circa 6 metri e mezzo e assenza di piante palustri; la zona occidentale, invece, è poco profonda e caratterizzata dalla presenza di un isolotto coperto da piante palustri, mentre il fondale è coperto da resti vegetali. Questo probabilmente perchè la zona occidentale è quello che resta di una piccola zona di torbiera ora allagata.
Il livello dell'acqua non subisce variazioni durante l'anno per via dell'abbondante apporto d'acqua dato dall'immissario principale, un ruscello che sgorga poco a sud in corrispondenza di una sorgente perenne. Inoltre, nella zona più profonda del lago, si trovano varie sorgenti sublacustri che contribuiscono ad approfondire la conca e ad evitare l'invasione di piante palustri. Vi sono anche alcune piccole sorgenti lungo le sponde.
La caratteristica più importante del lago è la presenza dei tronchi di abete bianco perfettamente conservati sul fondale del lago, e ben visibili dalle sponde. Da quanto si è appreso in seguito a vari studi, si tratta di tronchi dell'età di circa 2610 anni; contrariamente a quanto si credeva non sono fossili, ma sono ancora tronchi perfettamente conservati, grazie alla temperatura bassa e costante delle acque del lago (mai oltre i 5 °C), che hanno funzionato come un "frigorifero" naturale.
Gli insediamenti di vegetazione palustre sono minimi e solo lungo le sponde, costituiti da carici e Phragmites. Il lago è popolato da trote (immesse), da copepodi, brachiopodi, ostracodi e varie specie di anfibi.
Vie d'accesso[]
La Riserva delle Agoraie è chiusa al pubblico, e perciò il lago non può essere visitato se non per motivi di studio. Comunque, per raggiungere l'ingresso della riserva bisogna partire a piedi dal Lago delle Lame e salire lungo la sterrata che passa accanto al Lago Asperelle e alla Pozza della Polenta, fino ad incontrare il pannello esplicativo delle Agoraie in corrispondenza del cancello dell'area recintata.